Milano – Una cerimonia sobria ma intensa ha riportato alla memoria la tragedia del 18 aprile 2002, quando un piccolo aereo si schiantò contro il grattacielo Pirelli, allora sede della Giunta regionale della Lombardia, causando la morte di due dipendenti. A oltre vent’anni da quel drammatico giorno, Regione Lombardia ha rinnovato il proprio tributo alle vittime con un momento di raccoglimento al 26° piano, oggi trasformato nel “Piano della Memoria”.
Due vite spezzate nel cuore della Regione
Nel tragico impatto persero la vita Annamaria Rapetti e Alessandra Santonocito, avvocate della Regione Lombardia. Stavano lavorando proprio nel punto dell’impatto. Da quel momento, il 26° piano è diventato simbolo del dolore ma anche della resilienza lombarda, trasformandosi in uno spazio dedicato alla riflessione collettiva.
Istituzioni presenti per un ricordo condiviso
La commemorazione di quest’anno si è tenuta in anticipo, in quanto il 18 aprile coinciderà con il Venerdì Santo. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente Attilio Fontana, il sottosegretario alle Relazioni internazionali ed europee Raffaele Cattaneo, il vicepresidente del Consiglio regionale Giacomo Cosentino, l’assessore ai Trasporti Franco Lucente e numerosi colleghi e familiari delle vittime. Tra loro, Giovanni e Francesco Rapetti, rispettivamente fratello e figlio di Annamaria, e la collega Rosangela Capuzzolo.
Fontana: “Un evento che ha segnato un prima e un dopo”
“È una ferita che resta viva nella memoria di tutti noi – ha dichiarato Fontana –. Non solo per la perdita di due donne straordinarie, ma anche perché quell’episodio ha costretto l’intera macchina regionale a reinventarsi”. Il presidente ha ricordato i giorni successivi all’incidente, quando il grattacielo fu dichiarato inagibile e le attività istituzionali furono trasferite in una tensostruttura in via Restelli, all’epoca una soluzione innovativa.
La memoria come forza per il futuro
Oltre al cordoglio, Fontana ha sottolineato la reazione pronta e determinata del personale regionale: “La tragedia del 18 aprile ci ha lasciato il ricordo di Annamaria e Alessandra, ma anche l’immagine di una Regione capace di rialzarsi subito, con impegno e dignità. È questo spirito concreto e operoso che continua a rappresentare la vera forza della Lombardia”.