13 Maggio 2025 9:06
13 Maggio 2025 9:06

Carceri: a Milano il presidio pubblico per denunciare la critica situazione dell’UIEPE

Il 14 aprile, manifestazione organizzata dalla Cgil per la dignità del lavoro e il reinserimento sociale

Milano – Lunedì 14 aprile, alle ore 10.00, in Piazza Venino, si terrà un presidio pubblico organizzato dalla Cgil Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, dalla FP Cgil Milano e dall’Osservatorio Carcere e Territorio. L’iniziativa mira a portare alla luce la gravissima situazione dell’UIEPE (Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna) di Milano, un ufficio cruciale nella gestione delle misure alternative alla detenzione.

Le gravi condizioni di lavoro all’UIEPE di Milano

Il presidio è stato organizzato per denunciare le difficili condizioni in cui lavorano le operatrici e gli operatori dell’UIEPE, alle prese con una grave carenza di personale che compromette la qualità del servizio e l’efficacia delle misure di giustizia. La scarsità di risorse umane incide direttamente sull’efficacia dei percorsi di reinserimento sociale e sulla capacità di supportare le quasi 6.700 persone affidate all’ufficio (dato aggiornato al 31 dicembre 2024). La lentezza, talvolta di anni, nell’avvio dei percorsi di reintegrazione sociale è uno dei principali problemi denunciati dalle organizzazioni coinvolte.

Un ufficio “Sotto Sfratto”

La sede dell’UIEPE di Milano, già dichiarata “sotto sfratto”, è in condizioni precarie, con gravi problemi di sicurezza e salubrità. A ciò si aggiunge la mancanza di strumenti tecnologici adeguati che complicano ulteriormente il lavoro quotidiano. La continua perdita di personale non è compensata da un adeguato ricambio, aggravando ulteriormente la situazione e compromettendo il funzionamento dell’intero ufficio.

Urgenza di interventi strutturali per la dignità lavorativa e la giustizia

Le organizzazioni promotrici sottolineano che l’UIEPE ha un ruolo fondamentale nell’attuazione del principio costituzionale di rieducazione della pena. Tuttavia, senza un intervento strutturale che garantisca condizioni di lavoro dignitose per il personale e servizi efficaci per le persone sottoposte a misure alternative, si rischia di compromettere irrimediabilmente ogni possibilità di inclusione e reinserimento sociale. L’assenza di investimenti adeguati in personale e risorse rischia di rendere inefficaci i percorsi di reintegrazione.

Numerose realtà impegnate sul fronte dei diritti e del reinserimento sociale hanno già aderito al presidio, tra cui Antigone Lombardia, Associazione Comunità Il Gabbiano, Auser Milano, Casa della Carità, CNCA Lombardia, Contina Coop sociale, Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, Unione degli Universitari (UDU) e CS&L Consorzio Sociale. L’elenco delle adesioni è in continuo aggiornamento e riflette l’importanza di questo tema per diverse realtà sociali e culturali del territorio milanese.

condividi questo articolo