L’analisi dell’Osservatorio Casa Abbordabile (OCA)
Milano – Abitare nell’hinterland di Milano risulta più economico rispetto alla città, ma comporta notevoli sacrifici economici e personali, specialmente per i pendolari. Il secondo rapporto dell’Osservatorio Casa Abbordabile (OCA), presentato oggi, evidenzia come, per un lavoratore con un reddito medio di circa 1.500 euro al mese, vivere in alcune zone dell’hinterland milanese possa essere più accessibile, ma con alti costi legati ai trasporti e ai lunghi tempi di pendolarismo.
Costi di abitazione e pendolarismo: un equilibrio difficile da trovare
Per chi vive nei comuni più lontani dal centro di Milano, i costi di trasporto e il tempo speso nei tragitti per arrivare al lavoro incidono significativamente sul bilancio familiare. In molte aree, nonostante l’affitto sia più contenuto, la combinazione di trasporti, tempo di viaggio e affitto rappresenta una parte considerevole del reddito. In particolare, nelle zone più difficili da raggiungere con i mezzi pubblici, l’incidenza di questi costi può arrivare a superare il 30% del reddito netto mensile, e in alcuni casi può avvicinarsi al 60%, nei comuni meglio serviti dal trasporto pubblico.
Variabilità economica nell’hinterland: Comuni vicini con differenti opportunità
L’indagine, condotta dal Consorzio Cooperative Lavoratori (CCL) in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha analizzato un’area di circa 60 km di lato intorno a Milano, comprendente circa 300 comuni distribuiti su sette province lombarde. Tra questi, emerge una notevole variabilità economica: alcune zone come Basiglio e Cusago offrono redditi medi più elevati, mentre altre come Baranzate e Rozzano si caratterizzano per redditi medi significativamente più bassi.
Il reddito medio non basta per comprare casa
Un aspetto critico del rapporto è legato alla difficoltà di acquisto di una casa nella cintura milanese. L’indice di abbordabilità evidenzia che, con un reddito medio, molte aree dell’hinterland – tra cui città come Pavia, Lodi, Magenta, Treviglio e gran parte della Brianza – risultano inaccessibili per l’acquisto di un’abitazione di 50 mq. La scarsa accessibilità al trasporto pubblico in queste zone costringe molti pendolari a fare affidamento su mezzi privati, con i conseguenti alti costi.
Necessario potenziamento della rete di trasporti
Alessandro Maggioni, presidente di CCL, commenta l’importanza di sviluppare una visione integrata della città metropolitana. “Milano non sarebbe quella che conosciamo senza il suo hinterland,” afferma Maggioni, aggiungendo che è fondamentale considerare la vita fuori Milano non come una soluzione di ripiego, ma come una valida alternativa. Tuttavia, per rendere sostenibile questa scelta, è necessario un potenziamento significativo della rete di trasporti metropolitani, al fine di garantire a tutti l’accesso a una mobilità efficiente e sostenibile.