10 Maggio 2025 2:44
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Mafia: inchiesta su Dell’Utri, procedimento trasferito a Milano

Milano – La Gup del tribunale di Firenze, Anna Liguori, ha accolto l’eccezione sollevata dai difensori di Marcello Dell’Utri e Miranda Ratti riguardo alla competenza territoriale, disponendo il trasferimento del procedimento a Milano. I due sono accusati, rispettivamente, di violazione della normativa antimafia e di trasferimento fraudolento di valori.

Le accuse: 42 milioni non dichiarati

Il caso riguarda l’ex senatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri, che secondo l’accusa non avrebbe rispettato la legge Rognoni-La Torre. Tale legge obbliga i condannati per reati di mafia a dichiarare qualsiasi variazione del loro patrimonio. In particolare, la procura fiorentina sostiene che Dell’Utri e sua moglie non avrebbero dichiarato un ammontare di 42.679.200 euro, corrispondente a bonifici bancari ricevuti dall’ex premier Silvio Berlusconi, a seguito della condanna definitiva di Dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa, confermata dalla Corte di Cassazione nel 2014.

Sequestro preventivo di 10,8 milioni di euro

Nel marzo 2024, la Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Firenze aveva ottenuto il sequestro preventivo di 10,8 milioni di euro dai conti correnti di Dell’Utri e della moglie Ratti, individuati attraverso i flussi bancari legati alla vicenda.

I legali di difesa, Filippo Dinacci e Francesco Centonze per Dell’Utri, e Tullio Padovani e Ludovica Beduschi per Ratti, avevano sollevato l’eccezione di incompetenza territoriale, sostenendo che il procedimento non fosse collegato all’inchiesta in corso a Firenze sui presunti mandanti esterni delle stragi del 1993, in cui lo stesso Dell’Utri risulta indagato. Di conseguenza, è stato deciso di trasferire il caso al tribunale di Milano.

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