Milano – Il cantiere del progetto “Scalo House” di Green Stone Funds, situato tra via Lepontina 4 e via Valtellina 38, adiacente allo Scalo Farini, rimane sotto sequestro dopo la decisione del tribunale del riesame di Milano. Questo provvedimento arriva in seguito al rigetto dei ricorsi presentati da alcuni dei 12 indagati dalla Procura per abusi edilizi, che chiedevano l’annullamento dei decreti di sequestro emessi dal gip Mattia Fiorentini e attuati dalla Guardia di Finanza lo scorso 7 novembre. Il cantiere riguarda la costruzione di due torri di 31 e 45 metri e di uno studentato già completato, “Joivy”, con 122 posti letto.
Abusi edilizi e incremento delle volumetrie
Il progetto di “Scalo House” è al centro di un’indagine su presunti abusi edilizi legati a un “sistema” di urbanistica a Milano. Secondo le indagini, la realizzazione delle torri e dello studentato avrebbe comportato un “incremento” delle volumetrie. Favorendo la rendita privata con minimi oneri per l’operatore e ridotti servizi pubblici, in violazione delle normative urbanistiche. Le accuse coinvolgono costruttori, architetti e funzionari pubblici accusati di violazioni delle norme urbanistiche nazionali. In particolare riguardo ai piani attuativi necessari per l’aumento del “carico urbanistico” e al rispetto degli standard urbanistici per le aree verdi e i parcheggi.
“Demolizione Virtuale” e abusi sui tributi pubblici
Nel corso dell’inchiesta è emersa l’accusa che lo studentato “Joivy” sia il risultato di una “demolizione virtuale” di un edificio precedente, usata per recuperare volumetrie e consentire la costruzione delle future torri. Inoltre, le indagini indicano che siano stati concessi significativi sconti sugli oneri di urbanizzazione, pari al 50-60%. Sia grazie a titoli edilizi “giuridicamente inesistenti”, sia a una convenzione del luglio 2022 mai approvata dal Consiglio e dalla Giunta comunale. La Procura ha stimato in circa 4,5-5 milioni di euro l’ammanco per le finanze comunali derivante dalla sottovalutazione delle aree da cedere gratuitamente al pubblico, pagate a 428 euro al metro quadrato invece che al valore di mercato di 1.167 euro al metro quadrato.