Milano – Il divieto di accendere fuochi d’artificio e barbecue tra il 1° ottobre e il 31 marzo non sarà più in vigore a Milano. Il Consiglio di Stato ha infatti annullato definitivamente le disposizioni contenute nel Regolamento per la qualità dell’aria del Comune, ritenendo che il provvedimento eccedesse le competenze dell’ente locale.
Questa decisione segue la precedente bocciatura del TAR della Lombardia, avvenuta su richiesta delle aziende del settore e di Assogiocattoli, che avevano contestato il divieto imposto da Palazzo Marino.
Il ricorso del Comune e le motivazioni
Dopo la sentenza sfavorevole del TAR, i legali del Comune di Milano avevano presentato ricorso al Consiglio di Stato, motivandolo con la necessità di contrastare l’inquinamento atmosferico. In particolare, il ricorso faceva riferimento:
- Ai nuovi parametri stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2021 sui livelli di PM10 e PM2.5.
- Alla proposta della Commissione Europea di abbassare i limiti di inquinamento e ridurre il numero di giorni di sforamento da 35 a 18 all’anno.
L’amministrazione milanese sosteneva inoltre che il divieto non interferisse con la normativa nazionale sulla vendita di materiale pirotecnico, ma regolasse esclusivamente l’accensione di fuochi d’artificio e barbecue nel periodo invernale, quando la qualità dell’aria è più critica a causa delle condizioni atmosferiche della Pianura Padana.
La sentenza del Consiglio di Stato: il Comune ha superato i propri poteri
Il giudice Vincenzo Lopilato, nella sentenza del Consiglio di Stato, ha respinto tutte le motivazioni presentate dal Comune, stabilendo che il regolamento milanese rientrava nella materia della tutela ambientale e della regolamentazione degli esplosivi, entrambe di esclusiva competenza statale.
Nel dispositivo si legge che il Comune di Milano, non avendo potestà legislativa primaria, ha agito al di fuori delle proprie competenze e ha violato il principio di gerarchia delle fonti normative. “La necessità di migliorare la qualità dell’aria – si legge nella sentenza – non giustifica interventi che superino i limiti imposti dalle norme costituzionali e legislative.”
Con questa decisione, dunque, decade ufficialmente il divieto che, negli ultimi anni, aveva imposto restrizioni sull’uso di fuochi d’artificio e barbecue nei mesi più critici per la qualità dell’aria in città.