La decisione finale spetta ora al giudice per le indagini preliminari
Milano – È stata depositata dagli avvocati della giovane che accusa Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, e Tommaso Gilardoni di violenza sessuale, la formale opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Milano. L’atto, composto da circa 40 pagine, chiede al giudice per le indagini preliminari (GIP) di disporre l’imputazione coatta nei confronti degli indagati, rigettando la proposta dei magistrati.
Resta in piedi l’ipotesi di revenge porn
Lo scorso 8 aprile, la pm Rosaria Stagnaro e l’aggiunta Letizia Mannella avevano concluso l’inchiesta sostenendo che le prove raccolte non fossero sufficienti a sostenere un processo per violenza sessuale. Secondo la Procura, i due giovani sarebbero da ritenersi responsabili della diffusione non consensuale di immagini e video intimi (revenge porn), ma non dell’abuso sessuale denunciato.
La decisione del GIP: nuove indagini o processo
Ora sarà compito della giudice Rossana Mongiardo esaminare le argomentazioni presentate nella memoria difensiva e stabilire i prossimi passi. Il GIP potrà decidere se archiviare definitivamente il caso, disporre nuove indagini o, accogliendo la richiesta degli avvocati della presunta vittima, ordinare l’imputazione coatta e avviare l’iter processuale.