9 Maggio 2025 7:29
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Urbanistica: verso un accordo di giustizia riparativa tra Comune di Milano e costruttori

Milano avvia un percorso innovativo per risolvere le controversie urbanistiche: costruttori e Comune potrebbero contribuire con fondi e servizi alla città.

Milano si prepara a sperimentare un nuovo approccio per affrontare le problematiche urbanistiche. Nei giorni scorsi si è tenuto un primo incontro in Procura tra il procuratore Marcello Viola, l’aggiunta Tiziana Siciliano e Antonello Mandarano, capo dell’Avvocatura del Comune. L’obiettivo è avviare un percorso di giustizia riparativa per definire, caso per caso, possibili soluzioni alle irregolarità urbanistiche riscontrate nelle recenti inchieste.

Un percorso giuridico innovativo

L’applicazione della giustizia riparativa a questi procedimenti rappresenta un’innovazione a livello nazionale e richiederà un importante lavoro giuridico per adattare lo strumento a un contesto complesso. Tra le ipotesi sul tavolo c’è la possibilità che i costruttori coinvolti nelle indagini versino gli oneri di urbanizzazione non corrisposti e, in alcuni casi, che aree dei cantieri bloccati vengano destinate a nuovi servizi per la comunità.

Anche la Procura sta valutando soluzioni che permettano di evitare impatti negativi sulla città e sugli acquirenti degli immobili coinvolti nelle inchieste. Tuttavia, ogni proposta dovrà essere sottoposta all’esame di un giudice nei procedimenti in corso.

Non è la prima volta che Comune e Procura discutono di soluzioni alternative per le irregolarità urbanistiche. In passato, un confronto simile si era arenato senza risultati concreti. Oggi, però, il contesto appare mutato: dopo l’accantonamento della proposta di legge “Salva Milano”, il dialogo tra le parti sembra più aperto e orientato a una risoluzione condivisa.

Le indagini e i processi in corso

Le inchieste hanno portato alla luce numerose irregolarità nell’edilizia milanese, con oltre venti fascicoli aperti su palazzi e grattacieli costruiti aggirando le normative. Tra le accuse mosse dalla Procura, ci sarebbe la pratica di far passare nuove costruzioni per semplici ristrutturazioni al fine di eludere i piani attuativi e gli obblighi di realizzazione di servizi pubblici.

Il primo procedimento in aula partirà il 9 aprile e riguarderà il progetto immobiliare di via Fauchè. L’11 aprile inizierà il processo sul caso Torre Milano, seguito nei mesi successivi dal dibattimento su Bosconavigli, che vede tra gli imputati l’architetto Stefano Boeri. Anche il progetto Park Towers è sotto esame in udienza preliminare.

Sebbene il percorso per un accordo sia solo all’inizio, il clima di maggiore collaborazione potrebbe accelerare la definizione delle soluzioni. Comune, costruttori e Procura dovranno ora individuare i criteri per l’applicazione della giustizia riparativa, tenendo conto delle responsabilità emerse nelle indagini e delle esigenze della città.

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