Rozzano: videosorveglianza in città, solo 15 le telecamere attive
Il Comune spiega di aver ereditato dalla precedente amministrazione 50 nuove postazioni dotate di 180 telecamere mai attivate
Rozzano, 19 luglio 2019
l Comune di Rozzano fa il punto della situazione sulla videosorveglianza cittadina e prende atto che delle 24 vecchie postazioni, installate nel 2013, solo 15 telecamere sono effettivamente funzionanti. La scarsa manutenzione dei vecchi impianti ha prodotto questi risultati e la precedente amministrazione, che dal Ministero dell’Interno ha ottenuto il finanziamento per i sistemi di video sorveglianza urbana, non ha mai attivato le 50 postazioni installate dotate di 180 telecamere.Le nuove postazioni , dislocate nei vari punti della città e collocate sui sostegni dell’ illuminazione pubblica, sono dotate di 4 obiettivi che consentono una visualizzazione a 360° con una tecnologia 4k. Al momento le nuove telecamere non sono in funzione poiché non è stato attivato il ponte radio principale.
L’attuale amministrazione sta provvedendo alla risoluzione delle procedure burocratiche e tecniche. “La sicurezza della città e dei nostri cittadini è uno dei nostri obbiettivi principali – spiega il sindaco Gianni Ferretti. Ereditiamo dai nostri predecessori una cattiva gestione della video sorveglianza e siamo certi che riusciremo a dare una risposta positiva al territorio. I nostri uffici si sono già attivati per risolvere le problematiche.”" Nella scorsa legislatura - precisa il vice sindaco Cristina Perazzolo - ho chiesto espressamente di sapere il numero di telecamere attive sul nostro territorio. Le risposte date dalla precedente amministrazione non corrispondono alla realtà. Da alcune settimane abbiamo messo in campo i vigili di quartiere e il terzo turno della Polizia locale, compatibilmente con le altre attività e l’organico disponibile. Sono molto soddisfatta del lavoro che svolgono e del grande impegno a disposizione dei nostri cittadini".
La replica del Pd: "Progetto di videosorveglianza voluto da noi"
"Si continua a voler dipingere una realtà diversa da quella che è. Ci dispiace molto che si usino addirittura i canali istituzionali per continuare a polemizzare con la precedente amministrazione, invece che dare le informazioni utili al cittadino": inizia così la nota del Pd rozzanese che replica al comunicato della Giunta in merito alla videosorveglianza. "In questo caso dobbiamo ricordare alla vicesindaca Perazzolo e al Sindaco Ferretti che chi ha avviato il più importante progetto di videosorveglianza in città è stata la Giunta Agogliati, attraverso il bando della illuminazione pubblica, da loro osteggiato. Certamente il progetto deve essere ultimato con la posa delle ultime telecamere e il completamento delle infrastrutture tecniche di supporto ma quando sarà completato avremo sul territorio 280 telecamere che si aggiungeranno alla ventina già attive (che sempre noi abbiamo installato e reso operative) che darà una copertura totale di tutti i varchi, di tutti i quartieri e dei punti sensibili della città. Questo progetto, così ampio, ovviamente ha dei tempi di realizzazione, e senza un minimo di riconoscimento per quanto fatto da chi li ha preceduti, credono di prendersi tutti i meriti, quando tra breve sarà completato. Noi rivendichiamo fermamente e in modo chiaro che lo abbiamo voluto, lo abbiamo finanziato, lo abbiamo quasi completato. Chi arriva all’ultimo minuto, avendo pure votato contro questo progetto e pretende di metterci su il cappello è solo ridicolo. Se tanto ci tengono alla sicurezza chiediamo che completino quel poco che rimane da completare del progetto e lo mettano in funzione, oltre a ciò, chiediamo, il raddoppio di questo progetto: ne installino altrettante, e dopo parlino"
Il Pd rozzanese prosegue mettendo in evidenza alcuni punti:
- le telecamere sono andate in disuso per aver collocato il nuovo sistema server per immagazzinare le immagini, comprese 15 nuove telecamere ottenute con il finanziamento bando da € 50.000,00, l'obbiettivo era quello di modernizzare il server in funzione per il nuovo impianto che si andava a mettere al bando con illuminazione pubblica;- Le 50 postazioni che abbiamo ottenuto con il bando e il finanziamento sono state inserite nel progetto di illuminazione e videosorveglianza che da un bando preveva n. 129 telecamere si aggiungono le 50 ed otteniamo le 179 come da progetto di fattibilità Siram, tutto documentato dagli atti di bando;- Non è veritiera la descrizione delle telecamere perché non sono tutte collocate a 360°, dove l'incrocio o la viabilità consente il posizionamento delle 360 oppure la collocazione di altri gradi per le riprese, detto così come loro descrivono, i pali dove sono collocate le telecamere e prospicenti a case di abitazione potrebbero ledere la privacy del cittadino osservandolo in casa;- La nuova amministrazione deve solamente accendere l’interruttore e mettere in funzione il sistema che Siram, come da bando, ha predisposto.- Consideriamo diffamatorio quanto dichiarato “La sicurezza della città e dei nostri cittadini è uno dei nostri obbiettivi principali – spiega il sindaco Gianni Ferretti. Ereditiamo dai nostri predecessori una cattiva gestione della video sorveglianza e siamo certi che riusciremo a dare una risposta positiva al territorio. I nostri uffici si sono già attivati per risolvere le problematiche.” La vecchia amministrazione ha fatto il 90% delle lavorazioni e delle collocazioni nonché quella della pubblica illuminazione, loro devono solamente alzare l'interruttore e dare avvio ad un sistema che ricevono su un tappeto rosso dalla precedente amministrazione. Anche su questo possono vivere di rendita.
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