Archivio Berni Ferretti/5 agosto 2022 Nuova Interrogazione sulla Rigenerazione Urbana

                      Oggetto: Interrogazione “Rigenerazione Urbana”
                       
                                   Premesso che:

il 28 luglio 2020 veniva presentata un interrogazione di pari oggetto ( 28 luglio 2020-INTERROGAZIONE SULLA “RIGENERAZIONE URBANA”) e che con rigenerazione urbana (Urban renewal in lingua inglese) si intende un programma di riqualificazione del territorio come rimedio al degrado urbano. Programmi del genere sono spesso svolti nelle periferie più degradate delle città, con interventi ecosostenibili finalizzati al miglioramento delle condizioni urbanistiche e socio-economiche, alla creazione di nuove abitazioni ed attività, alla riqualificazione dei quartieri dormitorio (dal quartiere monouso al quartiere con funzioni integrate), cercando non di demolire, ma di far coesistere vecchie e nuove strutture.

                                       Visto

1. Lo scorso 29 novembre è stata pubblicata sul BURL la cosiddetta legge regionale sulla rigenerazione urbana: LR n. 18 del 26 novembre 2019 “Misure di semplificazione e incentivazione per la rigenerazione urbana e territoriale, nonché per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

2. DDL S. 1131 - XVIII Leg.

3. La vision del Campidoglio (Roma Capitale) dello scorso 7 febbraio 2019 che sta coinvolgendo anche i Municipi della Capitale Italiana sulla rigenerazione urbana https://ordine.architettiroma.it/attivita-ordine/la-vision-del-campidoglio-sulla-rigenerazione-urbana-si-parte-da-14-luoghi-pilota )

4. Le numerosi sollecitudini che provengo dal territorio Milanese, come ad esempio:

A) Neta:la prima start up in italia, che cerca di realizzare nelle città un Agricoltura Urbana ecosostenibile ed a Km zero (Milano Vapore/Neta:la prima start up in italia, che cerca di rendere la città auto-sostenibile -Vedi allegato 1-)
B) L’IMPRESA POSITIVA Buone pratiche aziendali di resilienza al tempo del Coronavirus (in particolare “Crescere con il Pianeta” di NICOLO’ PENATI (https://www.aipec.it/wp-content/uploads/2020/04/l impresa positiva buone pratiche ai tempi del coronavirus.pdf) - allegato 2-), ovvero prevedere l’alberatura dei viali del centro e facilitando le donazioni dei privati per l’acquisto degli alberi.

5. Anche i ritardi del Comune di Milano nell’adeguamento degli impianti di riscaldamento degli edifici di sua proprietà e di messa a disposizione dei condomini privati di incentivi per poter affrontare le relative spese e la delibera 26 del 2020 sul Teleriscaldamento dei questo Municipio (allegato 3).

6. Che l’impatto ambientale a parere di chi scrive deve essere minimizzato anche alla luce di altri utilizzatori pubblici come

a) l impegno di fonti rinnovabili,
b) l’ utilizzo dell’ acqua di prima falda con l’ implementazione delle più avanzate tecniche di risparmio energetico (soprattutto in ambito edilizio, limitando le dispersioni di calore o l accumulo nei mesi estivi, con l obbiettivo di migliorare il benessere abitativo e la compatibilità ambientale della struttura). Sono quindi da valorizzare sistemi di energia rinnovabile per il condizionamento (caldo e freddo degli ambienti) e l’ utilizzo delle acque della prima falda.

7. La necessità di una mappatura sulla permeabilità dei terreni per preservare anche per il futuro che le acque piovane permettano il mantenimento della falda acquifera.

                                         Si chiede:

Si chiede:

Se il Comune di Milano intenda mai voler abbracciare/percorre la strada per un economia circolare e sostenibile? In particolare:

1. Individuando, come nel caso di Roma Capitale, dei Siti dove iniziare la rigenerazione urbana

2. Prevedendo anche l’inserimento dell’agricoltura urbana (vedi sopra punto 4 numero B –Progetto Neta-Agricoltura Urbana ecosostenibile ed a Km zero).

3. La piantumazione di Alberi lungo i viali del Municipio 1.

4. Prevedendo degli investimenti sul teleriscaldamento e degli interventi/adeguamenti per gli edifici pubblici (soprattutto comunali) che limitino l’impatto ambientale degli stessi nel tessuto urbano come

a) l impegno di fonti rinnovabili,
b) l’ utilizzo dell’ acqua di prima falda (vedi n. 6 in narrativa)
c) una mappatura dei terreni permeabili (che vanno protetti ed aumentati) e dei terreni non permeabili.

Milano 5 agosto 2022

avvocato Giampaolo G. Berni Ferreti

Allegati

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