Cinisello Balsamo: in casa aveva un arsenale, arrestato 59enne
L'uomo, un ex imbianchino, non ha precedenti e ha dichiarato di essere un collezionista di armi
Cinisello Balsamo, 19 aprile 2019
Un arsenale composto da 38 armi e oltre 3 mila munizioni e' stato trovato dalla polizia in casa di un 59enne a Cinisello Balsamo, alle porte di Milano. Oltre a una pistola di fine '800 e a un fucile da guerra svizzero, gli agenti della squadra Mobile milanese hanno sequestrato armi di ogni tipo, alcune senza matricola e altre con la matricola abrasa e per questo hanno arrestato in flagranza Antonio Vicino, imbianchino in pensione residente da molti anni nel comune alle porte di Milano ma originario di Gela, in Sicilia. All'arsenale la polizia e' arrivata ieri pomeriggio intorno alle 16:40 da una segnalazione che riportava la possibile presenza di armi in via San Francesco d'Assisi; dopo aver aspettato che il 59enne - privo di precedenti, se non qualche controllo e una denuncia per minacce - uscisse di casa, lo hanno fermato e si sono quindi fatti portare nell'appartamento. Hanno dapprima perquisito gli armadi, per poi raggiungere il bagno, dove, dietro una copertura in plexiglass, sotto la vasca da bagno hanno trovato le armi insacchettate: 13 revolver, 15 pistole, 10 armi lunghe tra cui un fucile d'assalto svizzero lungo oltre un metro.
In altri armadi tra cantina e appartamento, distribuite in varie sacche, sono state trovate 3420 munizioni e altre armi. Agli agenti l'ex imbianchino, un perfetto insospettabile, ha dichiarato di essere un collezionista, ma questo non e' bastato a sollevarlo dalle accuse di detenzione illegale di arma comune da sparo e da guerra e relativo munizionamento, e detenzione illegale di arma clandestina. La scusa del collezionismo e' apparsa ulteriormente improbabile dopo che dietro un armadio dello studio gli agenti hanno trovato quasi 50mila euro in contanti. Particolare non insignificante anche il fatto che alcune armi erano dotate di silenziatore. Elementi che fanno sospettare che le detenesse per conto di qualcun altro: ma su questo indagano gli uomini della sezione anticrimine della Mobile guidata da Massimiliano Mazzali. Durante la nottata, il personale della sezione Balistica e della Scientifica ha proceduto alla catalogazione, a cui seguira' l'analisi dei singoli pezzi, alcuni dei quali sono da subito risultati provenienti da furti. Il 59enne aveva una vecchia licenza di porto d'armi poi revocata.