Consorzio del Ticino
Consorzio del Ticino | |
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Identificativi | |
Data di fondazione | 1928 |
Codice iPA | ct_015 |
Codice fiscale | 80130230156 |
Protagonisti | |
Presidente | Pierluigi Castiglioni |
Consiglieri | |
Direttore | Doriana Bellani |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Milano |
Cap | 20121 |
Indirizzo | Corso Di Porta Nuova 18 |
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Contatti | |
regolazione@ticinoconsorzio.it | |
Pec | regolazione@pec.ticinoconsorzio.it |
Sito Web | https://www.ticinoconsorzio.it/ |
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Il Consorzio del Ticino è un Ente Pubblico non Economico istituito per la costruzione, manutenzione ed esercizio dell’opera regolatrice del lago Maggiore.
Contenuti verificati da Osservatorio Metropolitano di Milano (09/03/2023)
Storia
La storia del Consorzio del Ticino comincia ufficialmente nel 1928, ben prima della costruzione e dell’entrata in esercizio dello sbarramento della Miorina. Il dibattito sull’opportunità di un’opera di regolazione del lago Maggiore risale però a tempi ancora più remoti: nel 1800 coinvolgeva già tecnici ed opinionisti in appassionate discussioni, ma se ne trovano cenni anche in epoche precedenti.
La realizzazione dell’opera di regolazione del lago Maggiore venne portata a termine soltanto settantacinque anni dopo, quando molti dei problemi tecnici poterono essere risolti agevolmente, ma soprattutto quando si verificarono le condizioni per superare altre complesse problematiche politico-economiche fra i rivieraschi. L’utilizzazione del Verbano come serbatoio, regolato all’incile del suo emissario, presentava infatti una singolare difficoltà in quanto parte delle sponde del bacino lacustre ricadono nel territorio della Confederazione Elvetica, che ha sempre guardato con una certa preoccupazione i progetti di regolazione delle acque tesi al beneficio dei territori italiani a sud del lago.
Negli anni venti, dopo la faticosa ripresa del primo dopoguerra, si realizzarono le condizioni politico-economiche per un rilancio delle iniziative a favore dell’agricoltura. Così, nel 1923, venne costituito un Consorzio volontario tra le province di Milano, Novara e Pavia per la promozione di un piano di regolazione del lago Maggiore e di utilizzazione irrigua ed industriale delle acque del Ticino. La precisazione delle funzioni di tale organismo, che poi diventò il Consorzio del Ticino, la definizione degli obiettivi della regolazione, la costruzione della traversa e la sua entrata in esercizio hanno infatti richiesto molti anni, venti per l’esattezza, durante i quali il piano globale è stato formulato, perfezionato, criticato, osteggiato ed infine realizzato.
Ormai maturati i tempi, nel 1928 venne ufficialmente costituito il Consorzio del Ticino, erede del Consorzio interprovinciale, con finalità di costruzione, manutenzione ed esercizio dell’opera regolatrice del lago Maggiore.
Attività
L’esercizio della regolazione del lago Maggiore attraverso lo sbarramento mobile della Miorina è iniziato ufficialmente il 1° gennaio 1943. Gli invasi si effettuano normalmente in corrispondenza dei periodi di maggiore piovosità – in primavera ed in autunno – oltre che nel mese di giugno a seguito dei cospicui apporti provocati dallo scioglimento nivale.
L’utilizzazione dei volumi accumulati nel lago avviene nei periodi primaverile-estivo per utenze essenzialmente irrigue e autunno-invernale per utenze industriali. Per antico diritto, fra le utilizzazioni volte ad irrigare vasti territori sulla sponda lombarda e su quella piemontese, hanno prelazione d’uso le cosiddette Antiche Utenze, Navigli Grande, Langosco e Sforzesco; Roggia di Oleggio e numerose altre: di esse la maggiore è quella del Naviglio Grande, canale la cui realizzazione fu iniziata nel 1179 e che ebbe periodi di grande traffico quale importante via d’acqua: merita ricordare che attraverso di esso furono trasportati i marmi di Candoglia utilizzati per la costruzione del Duomo di Milano.
Un’altra cospicua derivazione in sponda lombarda è il Canale Villoresi, costruito verso la fine dell’Ottocento con lo scopo di irrigare i terreni alluvionali della zona a nord di Milano compresa tra il Ticino e l’Adda. Di più recente realizzazione è il canale Demaniale Regina Elena, che costituisce la massima derivazione in sponda piemontese. Esso è stato concepito, oltre che per integrare le portate del Canale Cavour nel quale si versa al termine del suo percorso, allo scopo di estendere l’irrigazione in destra Ticino. La più grande derivazione industriale è costituita dal complesso delle cinque centrali idroelettriche dell’ENEL: Porto della Torre, Vizzola, Tornavento, Turbigo Superiore e Turbigo inferiore. Nel suo basso corso il Ticino alimenta anche la centrale idroelettrica di Vigevano. Le elevate portate derivate da queste utilizzazioni industriali vengono restituite direttamente al fiume Ticino o immesse nei canali di utenti irrigui.
Nei primi 50 anni di esercizio, sono state prodotte, grazie alla regolazione, oltre 10 miliardi di m³ di acque nuove: con tale termine si intendono le acque rese disponibili alle utenze in aggiunta a quelle che si sarebbero potute utilizzare in condizioni di regime naturale. Esse sono calcolate dal Consorzio che dall’epoca dell’entrata in esercizio dello sbarramento ricostruisce mensilmente il cosiddetto “regime naturale dell’incile”, cioè la successione dei valori medi giornalieri delle portate che si sarebbero verificate in assenza della regolazione e dei lavori di sistemazione della soglia della Miorina. Anche se tale quantità può apparire modesta rispetto al deflusso complessivo attraverso lo sbarramento nel medesimo periodo, pari a 440 miliardi di m³, occorre tenere presente che le acque nuove sono spesso determinanti per il buon esercizio di tutte le utenze sopra ricordate.
Protagonisti
Presidente
Il presidente del Consorzio del Ticino è Pierluigi Castiglioni.
Consiglio di amministrazione
Presidente: Pierluigi Castiglioni
Consiglieri:
Collegio dei revisori dei conti
Direttore e Segretario
Note
Pagine correlate
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, www.ticinoconsorzio.it
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