Le cose capitano
Le cose capitano | |
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Autore | Manuela Donghi |
1ª ed. originale | 2018[[]] |
Editore | Giuliano Ladolfi |
1ª ed. italiana | annoita |
Genere | Romanzo introspettivo |
Le cose capitano è il secondo romanzo della giornalista e scrittrice Manuela Donghi, pubblicato nel 2018.
Contenuti verificati da Osservatorio Metropolitano di Milano (15/2/2018)
L'opera
“Forse l’amore non è un compito. Forse essere marito, o moglie, o fidanzato o fidanzata, non significa rivestire dei ruoli. Forse avrei dovuto assaporare ogni cosa senza la fretta di arrivare subito a un’altra che pensavo di preferire solo perché più consona a quello che di precostituito avevo in testa. Non si poteva certo dire che io avessi condotto la mia vita fino a quel momento in modo spontaneo o avventuroso, anzi. Cominciavo a capire che i miei passi erano il risultato di un cammino che io stessa avevo stabilito a priori”
Trama
45 anni, l’età giusta per un primo bilancio della propria vita. Sono gli anni di Diletta, moglie di Edoardo, mamma di Federico e, soprattutto, donna. È proprio il volere essere non solo moglie e madre che spinge la protagonista di questo romanzo, fortemente introspettivo, a una profonda analisi della propria vita e della propria esistenza. Un’analisi minuziosa, a tratti spietata ma profondamente necessaria, che spinge Diletta a porsi una domanda cruciale: ciò che ho sempre desiderato è davvero ciò che mi rende felice?
I sogni dell’adolescenza ci guidano e spesso condizionano per tutta la vita, ma lo scontro con la dura realtà, prima o poi, arriva per tutti. La protagonista sembra non essersi mai staccata dalla Diletta sedicenne che condivideva lacrime e sorrisi con il proprio diario, su cui non trascurava di descrivere minuziosamente l’emozione di un primo bacio, l’amarezza di una delusione, lo sconcerto del disincanto. Per certi versi Diletta sembra non essere mai cresciuta, ma il tradimento del suo “principe azzurro”, suo marito Edoardo, rappresenta l’elemento di rottura che darà il via a una diversa prospettiva, è l’episodio che poco a poco porterà all’erosione del muro che per Diletta divide ciò che dovrebbe dal ciò che vorrebbe.
L’autrice sceglie di raccontare questo percorso attraverso un confronto tra la Diletta di ieri e di oggi, dando la possibilità al lettore di accedere alle pagine del diario segreto della protagonista adolescente, e ai pensieri più intimi della donna adulta. Il lettore ha così modo di conoscere il personaggio attraverso i suoi desideri e dolori più profondi, i suoi punti fermi: Marco, il primo fidanzato importante, Francesco, l’uomo sbagliato per eccellenza, Alessandra, l’amica di sempre, Edoardo, l’amore vero, e poi naturalmente Federico, il sogno delle maternità che finalmente si realizza. Una vita dal percorso disconnesso ma comunque lineare quella di Diletta, un susseguirsi di tappe da raggiungere a tutti i costi, un’idea del “ciò che deve essere” profondamente radicata.
È così almeno fino ai suoi 45 anni. Per quanto Diletta si sforzi di incanalare la propria vita in un disegno preciso, non c’è una motivazione per ogni cosa e a volte, semplicemente, le cose capitano.
Video intervista
Contatti
- Relazioni coi media: Francesca Brambilla
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