Mercoledì 7 Febbraio 2018, alle ore 19,30 presso gli ISTITUTI EDMONDO DE AMICIS via A. Lamarmora, 34 si è tenuta la presentazione del progetto nuovo Policlinico nel contesto cittadino.
L’evento è stao organizzato dalle associazioni Amici della Guastalla, Raggio Crocetta, ComitatoCO4, Porta Romana Bella.
Il progetto è stato illustrato, nell’ ula magna del “Tuminelli” gremitissima, dall’Ing. Alessandro Mornati project manager di TECHINT e dall’Ing. Fabio Torta project manager di TRT. Presenzierà all’evento il Presidente della Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico, Dott. Marco Giachetti, investitore del Progetto accompagnato dal responsabile Dipartimento Tecnico Policlinico Ing. Santo De Stefano
In rappresentanza delle forze politiche dell’area interverranno Pierfrancesco Maran, Fabio Arrigoni, Alberto Poli, Fabrizio De Pasquale al posto di Mariastella Gelmini, Simone Di Gennaro, Giampaolo Berni Ferretti.
Incominciano una lunga spiegazione delle slide di presentazione dell’intervento allegate al presente comunicato, che precede l’accorpamento di tutto il Policlinico nel corpo compreso tra via Lamarmora-via della Commenda, via Santa Barnaba-via Francesco Sforza-Corso di Porta Romana, da parte dei tecnici di Techint. Il progetto prevede la realizzazione di un corpo centrale di 4 piani, col il piano terra occupato da piccoli negozi strutture per la città ed il nuovo Ospedale, la realizzazione di un nuovo pronto soccorso in via della Commenda, la realizzazione di un giardino pensile alla sua sommità, piazza questa che sarà destinata ed usufruibile da tutti i milanesi, un ampio parcheggio (500 posti auto) nel suo sotterraneo e, un sistema di raccolta delle acque piovani per rendere la nuova struttura indipendente dall’impianto di acqua potabile del Comune. Di due corpi laterali alti 7 piani per ospitare tutti gli altri padiglioni del Policlinico. Interviene il Presidente Marco Giachetti ricordando, in apertura, tutte le difficoltà e le lungaggini dei tempi per le bonifiche del suolo e del sotto suolo del vecchio Policlinico, ribadendo che il costo delle stesse, del progetto e della futura realizzazione del nuovo Ospedale, sono il frutto, della generosità, manifestata nei secoli, dai milanesi al loro Ospedale: Il 90% dei costi del nuovo impianto sono stati tutti sostenuti dalla Fondazione del Policlinico. Non consumerà nuovo solo pubblico e realizzerà un nuovo Parco/Giardino terapeutico aperto alla città e nel suo centro storico. Aprirà un nuovo collegamento tra le vie che lambiscono i 330.000 mq della superficie dell’Ospedale. Ribadisce tutta la sua volontà entro 7 mesi, per dicembre 2018-gennaio 2019, di posare la prima pietra e di vedere la realizzazione dell’intera opera entro il 2022.
Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia, ribadisce tutta la necessità del ripetersi di episodi della cattiva manutenzione ordinaria (lastroni del pavè alzati, buche stradali etc). Chiede con forza, citando l’esempio del cantiere infinito della M4, tempi certi circa la realizzazione dell’intervento. Spera in un cambio di ritta o che l’esito di un referendum cittadino impedisca la riapertura del naviglio su via Francesco Sforza, ribadisce tutta la necessità di “creare un varco in Area C per gli utenti del Policlinico e, di prevedere una tariffa agevolata, almeno per il parcheggio dei residenti nei nuovi posti per le automobili sotto il nuovo Policlinico.
Pierfrancesco Maran, interviene, descrivendo “un mondo un poco meno triste di quello raccontatoci da De Pasquale”. Ricorda che avremo il Policlinico in centro città e ne esalta i contenuti e l’impatto sul tessuto urbano.
Giampaolo Berni Ferretti consigliere di Municipio 1 di Forza Italia, interviene, ricordando a Maran, che la scelta di tenere il Policlinico in centro, la sua discussione, fu fatta nel lontano 1997-2001 e, ribadendo il suo essere stato opposizione costruttiva e responsabile: “Sentiamo forti la responsabilità delle nuove deleghe sul decentramento amministrativo e, l’importanza di Milano in questo preciso momento storico ed economico. Vedete” continua il Berni Ferretti “nessuno aveva più da anni investito su quest’area, quella dei servizi della città (Policlinico, Umanitaria, Gaetano Pini, cliniche private, Università degli Studi, Tribunale, Obitorio, scuole ed asili), perchè modificare qualcosa qui, significa cambiare la qualità della vita dell’intera Milano. Noi siamo partiti subito ad inizio mandato incalzando con proposte di Mozione ed Interrogazioni, su corso di Porta Romana, l’attuale maggioranza Dem in Municipio 1”. “Devo dire, che hanno accettato la sfida e, dopo 8 mesi di discussioni serrate, di confronto con noi sul futuro di Porta Romana e della città, siamo riusciti ad attivare la scorsa primavera a numerose delibere sulla zona. In particolare la delibera numero 17 sull’ allargamento dei marciapiedi nell’area, dove possibile e dove necessario e, sulla rimozione, dell’ormai reperto archeologico costituito dai binari dei tram anni ’80 dimenticati in corso di Porta Romana. Però”, insiste il Berni Ferretti, “Io sogno una città dove le madri possano recarsi al terzo/quarto mese, anche da sole, ad effettuare la visita di controllo o, i diversamente abili possano accedere comodamente al Policlinico, senza che qualcuno, come è capitato a me, debba spingerne la carrozzina in mezzo alla strada, perché il marciapiede è occupato da un automobile in sosta vietata. Immagino una città dove gli anziani che si recano in Ospedale per le visita di controllo con i mezzi pubblici, non rischino di farsi male/avere degli incidenti scendendo dai tram, perché i marciapiedi sono a differenza dei Jumbo, troppo bassi. Io voglio una città dove i minori che escono da scuola non siamo costretti ad occupare la carreggiata stradale perché i marciapiedi sono troppo stretti”. Per renderlo possibile dovete realizzare tutte quelle delibere, particolarmente su via Lamarmora (luogo dove insite la maggior parte dei servizi di Milano); siete però partiti con la previsione di fare i lavori per la risistemazione dei marciapiedi in via degli Orti, ipotesi affascinante, peccato però che in via degli Orti non vi siano servizi”.
Interviene Il consigliere di Municipio 1, Alberto Poli, che ribadisce tutto il suo passato impegno in Commissione Urbanistica (di cui è Vice Presidente) ed in Consiglio per arrivare alle delibere che sono già entrate nel piano triennale delle opere pubbliche e, spera presto nell’accordo quadro. Descrive quindi nel dettaglio le opere previste e, rispetto, a quanto già descritto dal Berni Ferretti, con cui, anche lui ribadisce: “Abbiamo lavorato bene con le opposizioni per arrivare alle delibere”. Sottolinea come si sia lavorato per mantenere sull’area tutti i posti auto per i residenti, che abbiamo richiesto che i residenti possano parcheggiare la sera anche sulle strisce blu, per chiedere che i vecchi Jumbo tram vengano sostituiti con moderni sirietto sulla linea 16, tram che serve il Policlinico, almeno parzialmente (passaggio di 2 sirietto ogni ora). Sottolinea anche lui, riportandosi alle delibere Municipali citate, la necessità dell’allargamento dei marciapiedi di via Lamarmora: Si è partiti dalla risistemazione di via degli Orti con i fondi a scomputo oneri dell’intervento previsto sull’ex Convento tra via Lamarmora e via degli Orti, perché il nuovo complesso insisterà soprattutto su via degli Orti. Conclude: “Un poco di attenzione su questa zona l’abbiamo dimostrata, ci direte voi, alle prossime elezioni se siamo stati bravi oppure, no”.
L’assemblea continuava ancora per 1 e mezza con le domande e le risposte dei cittadini, che chiedevano ancora spiegazioni sui dettagli dell’intervento.
Rimangono in silenzio ad ascoltare tutti gli interventi fino alla fine il consigliere della Lega Nord [[Simone Maria Di Gennaro[[ ed il Presidente del Municipio 1 Fabio Arrigoni (che nulla rispetto a quanto già detto nella lunghissima Assemblea pubblica intende aggiungere).
I lavori terminano dopo le 22.15 di sera.