Il lobbista
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Carla De Albertis | |
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Il lobbista di Fabio Massa (Laurana) dà lo spunto per un interessante dibattito
A Milano, nell’Auditorium Claudio De Albertis, la presentazione del romanzo di Fabio Massa Il lobbista ha dato lo spunto all’Osservatorio Metropolitano di Milano, a Comitato MI’mpegno, agli Amici dell’Osservatorio e all’Associazione Regionale Pugliesi di Milano per organizzare un dibattito di approfondimento sul tema delle lobby.
Il protagonista del romanzo è infatti A.M.F, un lobbista cinico e spietato che vive in un mondo che sotto la superficie dorata mostra un verminaio fatto di intrighi, corruzione, tradimenti, crudeltà e spregio di ogni valore: politici, giornalisti e grandi manager sono tutti immersi in questo fango. A.M.F si muove come un cobra in questo mondo marcio consumando champagne, sesso a pagamento e la vita e la reputazione degli altri senza pietà ed anche, comunque, senza soddisfazione: un uomo con un buco nero al posto dell’anima.
Coprotagonista del romanzo è la città di Milano che con i suoi ristoranti stellati, gli hotel di lusso, i grattacieli e i luoghi del potere, tutto macina e tutto distrugge. Una scelta narrativa dell’autore mette però subito il lettore più a suo agio: il romanzo parte infatti dalla fase finale della storia, dalla ‘espiazione’ rispetto a tutto quel male. Andremo pian piano ad essere immersi in tutte quelle nefandezze ma già sapendo che l’espiazione ci sarà. Tanto marcio, dunque, ma l’autore tiene a precisare che quella visione non è la sua ma quella dell’arido lobbista nel quale ha cercato di immedesimarsi fino in fondo.
Molti i fatti di cronaca reali e tanti i personaggi che qualcuno può pensare di riconoscere ma come si sa, i romanzi sono appunto romanzati e conditi con la fantasia. Il libro ha suscitato un dibattito tra importanti relatori, tutti concordi nel sottolineare innanzitutto che A.M.F non è un lobbista nel senso vero del termine, ma un uomo che compie reati. Dai vari interventi è emerso che purtroppo manca in Italia una legge che normi l’attività del lobbista, come invece avviene nei Paesi anglosassoni o in molti paesi europei, dettando i criteri e le regole per una professione legale e trasparente. Essere portatori di interessi, informare i decisori sulle esigenze e le problematiche di un certo settore è attività essenziale alla democrazia. Certo, sottolineano tutti i relatori, il tutto va correttamente normato in modo da riconoscere il ruolo importante di questa professione, darle limiti e trasparenza, e vincere così i pregiudizi che ancora portano ad attribuire al termine lobbista una accezione totalmente negativa.
Molti, testimoniano i relatori, sono stati i progetti di legge presentati ma mai sono arrivati alla fine del percorso. Al massimo vi sono alcune Regioni e la Camera dei Deputati (ma non il Senato) che si sono dotati di regolamenti. Urge invece una legge in materia.
Un impegno importante su cui fare, appunto, una vera azione di lobbying.