In Galleria si parla di cultura
Informazioni sull'opera | |
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Titolo | Quattro soldi a battimuro |
Autore | Alessandro Pepé |
Tipo | Romanzo giallo |
Editore | De Ferrari |
Pagine | 155 |
Prezzo di copertina | € 14.50 |
Recensione a cura di | |
Carla De Albertis | |
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Ci troviamo, come sempre, in Galleria, nella storica libreria Bocca, per il nuovo appuntamento di ‘Libri in Galleria’, progetto di Ceresio in Giallo e Fondazione per Leggere’.
Incontro cosi’ il Pm di Monza Alessandro Pepé, per l’occasione in veste di scrittore con il suo ‘Quattro soldi a battimuro’. E qui il Pm si sottopone al nostro ‘interrogatorio letterario’(!) e accetta con entusiasmo la definizione che ho coniato per il suo romanzo: ‘diversamente giallo’.
Si’, perché se è vero che si parla della sparizione di una ragazza, Melina, di un’indagine e di un investigatore, il Comandante Fierro, tuttavia tutto ciò rimane sfumato rispetto al l’ambientazione nella Calabria rurale di altri tempi e a quella morbida sensazione di una ‘ricerca del tempo perduto’ che il profumo del pane cucinato da nonna Catena ci procura. Il romanzo ha i contorni sfuocati di un tenue acquerello nel quale tuttavia emergono in primo piano dei temi sociali che Alessandro Pepé trasla nel tempo passato, ma che sono di estrema e drammatica attualità. Temi che l’autore incontra e tratta quotidianamente nel suo ruolo di PM.
La violenza famigliare, le ‘donne coraggio’ che riescono a riprendere in mano la loro vita, gli invisibili (e ‘Quattro soldi a Battimuro è proprio il nome di uno di loro) e il tema della espiazione che non sempre concede l’oblio. Attenzione, non è un trattato di diritto, ma davvero un romanzo poetico dove Alessandro Pepé semplicemente con alcune brevi ma incisive frasi calate qui e là nel racconto, ci pone di fronte a meditazioni profonde e a importanti insegnamenti: ‘se non scappi al primo schiaffo rimani incastrata a vita’, ‘chi non è pur essendoci’, sono solo due esempi di come l’autore riesce a calarci nelle tematiche. Questo è il suo stile, leggero ma incisivo che si connota anche per l’opposizione di citazioni all’inizio di ogni capitolo.
Questo romanzo ha anche un titolo particolare: ‘Quattro soldi a battimuro’: ma quanti di voi sanno che cosa sia ‘battimuro’? Io l’ho scoperto leggendo il libro : è un gioco e, sorpresa, pure la Treccani lo nomina! Voi toglietevi la curiosità leggendo ‘Quattro soldi a battimuro’.